L'occasione di tornare a parlare della zona dell'Ossola nasce da alcune cartoline segnalateci dall'amico Agostino.
Si tratta di alcune cartoline spedite alla propria famiglia, a Padova, da un allievo ufficiale della Scuola Allievi Ufficiali G.N.R. di Varese che partecipò all'operazione "Avanti", avente per obiettivo la riconquista dei territori della Val d'Ossola, passati sotto il controllo della "Giunta provvisoria di Governo della zona liberata".
Sono documenti storicamente interessanti, perché ci consentono di valutare, attraverso una documentazione dell'epoca, quale fosse la reale situazione delle zone di operazione e la condizione delle popolazioni della Val d'Ossola.
La prima cartolina é spedita da Premosello il 18 ottobre 1944.
L'allievo ufficiale comunica di essere alloggiato, con trenta commilitoni, in una villa signorile a Premosello, collegati col resto del mondo da due apparati radio. Il loro compito é presidiare il paese, che si trova in posizione idale per controllare la strada di accesso verso Domodossola.
Le bande partigiane hanno da tempo abbandonato la zona, ritirandosi verso le montagne e la sicura Svizzera; il nostro allievo ufficiale, riferendosi al paese, scrive alla madre:
"...dobbiamo, per adesso, presidiarlo, cosa inutile giacché tutto é calmo."
La seconda cartolina é del 23 ottobre 1944, scritta sempre da Premosello per Padova.
Nel testo si cita l'ennesimo bombardamento aereo di Padova del 23 ottobre 1944, la cui notizia é stata appresa via radio, e si lamenta il ritardo nelle comunicazioni postali, legato alle difficoltà operative dei collegamenti in zona d'operazioni con le strutture logistiche.
La situazione é sempra pacifica e la vita dei militari si svolge con i consueti pattugliamenti di routine.
L'allievo ufficiale scrive:
"La vita si svolge normale, direi quasi monotona e non ci si accorgerebbe della guerra se non vi fossero case bruciate e viveri razionati. Continuo a riempirmi di burro, strutto e aringhe norvegesi fatteci pervenire da tutte le parti del mondo dall'organizzazione tedesca."
Alla fine del mese di ottobre, permanendo lo stato di calma nella zona, il reparto potrebbe rientrare a Varese per l'inizio del corso ufficiali.
Da una terza cartolina, spedita a casa a fine ottobre, apprendiamo però che il piccolo contingente di allievi ufficiali si trova ancora in zona, precisamente a Pettenasco, sul Lago d'Orta:
Da un punto di vista storico-postale credo sia interessante evidenziare il fatto che tutte le cartoline mostrate in questo articolo siano regolarmente affrancate e viaggiate per posta civile, nonostante i militari alle armi godessero della piena franchigia garantita dalla Posta da Campo.
L'unica ipotesi che mi sembra plausibile, per giustificare il motivo per cui a ottobre/novembre 1944 il militare dovesse affrancare la propria corrispondenza, é che nella zona dell'Ossola non fossero attivi i servizi della Posta da Campo della R.S.I. e della Feldpost tedesca.
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Nota:
La città di Padova subì numerosi bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una ricerca in rete ci ha consentito di elencare le seguenti date:
16/12/43 - Area e Nodo Ferroviario.
30/12/43 - Area Ferroviaria.11/03/44 - Area Ferroviaria.
14/05/44 - Area Ferroviaria.
30/09/44 - Ponti Ferroviari.
18/10/44 - Ponti Ferroviari.
23/10/44 - Materiale rotabile, depositi, serbatoi.
13/11/44 - Ponti Ferroviari.
18/12/44 - Linee Ferroviarie.
20/12/44 - Attacco ai convogli.
21/12/44 - Convogli-Contraerea.
26/12/44 - Ponti Ferroviari.
31/12/44 -Linee Ferroviarie.
03/01/45 - Ponti Ferroviari.
04/01/45 - Area Ferroviaria.
28/01/45 - Linee Ferroviarie.
24/02/45 - Area Ferroviaria.
11/04/45 - Area Ferroviaria, Ponti stradali e Ferroviari.
12/04/45 - Ponti ferroviari e stradali.
23/04/45 - Ponti ferroviari e stradali
da cui risulta un bombardamento in data 18 ottobre 1944 e una nuova incursione il 23 ottobre, data in cui l'allievo ufficiale scrive a casa.
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Vedi anche:
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